😩 Fallimenti - Motivational Monday #6
Un esercizio di riflessione per concludere i progetti, anche quelli che non sono andati benissimo.
La newsletter che tutti i LinkedIn influencer aspettavano! Parliamo di fallimento, che da che non se ne parlava MAI. Ora se non dici un pochino che sei un fallito non puoi godere del rispetto della rete.
Meglio così, sicuramente. Però, il fallimento va bene solo se è seguito da un lieto fine. Ma c’è sempre un lieto fine?
Quando lavoravo a Singapore, ero parte di un’azienda che validava idee per startup e multinazionali. Parte del nostro lavoro era fare esperimenti e tirare fuori idee che non funzionavano. Un dramma per la me secchiona. Mi sentivo malissimo. E quando lo dovevo dire al cliente volevo scavarmi una fossa e fingermi morta piuttosto di dirglielo.
Un giorno ne ho parlato con il mio manager in uno dei nostri incontri 1:1 (se siete manager vi prego, fissate dei 1:1 ogni due settimane con il vostro team, cambia proprio la vita delle persone che seguite). La sua risposta al mio dramma esagerato è stata molto semplice: “Hai imparato qualcosa?”.
L’unico vero fallimento è se non hai imparato niente. Se l’esperimento che stavi facendo, non va come pensavi, ma comunque hai imparato qualcosa: ottimo! Non ti devi disperare. O meglio, un po’ va bene disperarsi sul momento, ma prova a pensare cosa puoi fare diversamente.
ESERCIZIO
Per capire cosa sia andato bene e cosa sia andato stroto, si può usare uno strumento chiamato retro. Ovvero un esercizio finale in cui si guarda in retrospettiva quello che è stato il progetto. Una retro ti può dare una visione d’insieme sul progetto e capire come e cosa migliorare e celebrare i successi, anche se piccoli.
Come si fa una retro?
Crea 3 colonne.
La prima si chiamerà “MAD” ed è per tutte le cose che sono andate storte, ma che erano fuori dal tuo controllo.
Ad esempio: in estate le persone sono in vacanza, c’è stato il lockdown, Instagram ha avuto problemi tecnici.
La seconda colonna si chiamerà “SAD” ed è per tutte le cose che non sono andate come ti aspettavi, ma su cui puoi fare qualcosa.
Ad esempio: gli ads non hanno convertito come speravo, l’offerta non era interessante, non ho trovato sponsor per l’iniziativa.
La terza colonna si chiamerà “GLAD” ed è per tutte le cose che sono andate bene. Anche quelle più piccole. È il momento di celebrare.
Ad esempio: una persona ha pagato il servizio ed è stata contenta, le persone con cui ho collaborato si sono rilevate delle ottime collaboratrici, il rischio è totale è stato basso.
Ora che hai tutta la lista di cose che sono andate bene e quelle che invece potevi migliorare, inizia a mettere insieme il tutto pensando a delle azioni che puoi intraprendere per ottenere i risultati che vorresti e migliorare il tuo approccio.
Prima scrivi tutte le azioni e poi iniziale a prioritizzate e inseriscile in una timeline. Ora hai il tuo piano di azione. Hai imparato qualcosa? Puoi fare qualcosa diversamente?
Se sì, non è stato un fallimento! :)
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