🎂 Il primo anno - Motivational Monday #7
Il primo anno di The Ideas Lab: come sono stati questi primi 12 mesi e cosa ho imparato.
Ciao a tutte le nuove iscritte,
io sono Alessia Anniballo e questa è Motivational Monday, la newsletter (circa) settimanale di The Ideas Lab. Parliamo di temi legati a come lanciare i propri progetti. Ma questa è un’edizione speciale.
Iniziamo!
Ho saltato un lunedì, me ne sono accorta che era già troppo tardi. La settimana scorsa ero a Milano a preparare l’ultimo workshop e mi è proprio sfuggito di mente. A volte voglio bene alla me futura e pianifico tutta la parte editoriale con due settimane di anticipo, a volte sono una palletta da pinball che schizza da una parte all’altra e cerca di non cadere dentro il buchino che sennò finisce il gioco.
Questo lunedì, come dicevo, è un po’ speciale: segna il mio primo anno di partita IVA, in Italia, dopo 7 anni all’estero tra Malta e Singapore.
Perché l’ho fatto? Basta guardare questo reel per saperlo.
Scherzi a parte (ma neanche troppo), come è andata tutta questa storia di The Ideas Lab?
Perché ho aperto la partita IVA?
Sono sempre stata dipendente, però sono stata una dipendente atipica. Ho lavorato in startup, con ampi gradi di indipendenza e potere decisionale da quando avevo 22 anni. Anche troppo forse, con così poca esperienza. E spesso ho provato a lanciare progettini miei nel mio tempo libero, senza però crederci mai abbastanza.
L’anno scorso ho deciso di darmi una possibilità. Così, al mio ritorno in Italia, invece di cercare un lavoro, ho aperto partita IVA, senza ancora sapere bene che direzione prendere. Mi fidavo di me e che qualcosa mi sarebbe venuta in mente. NON lo consiglio assolutamente di fare. Davvero, non è una buona idea. L’ideale è fare un passaggio graduale, che però io non ho potuto fare per una serie di circostanze.
Come è nata The Ideas Lab?
The Ideas Lab era nata inizialmente come nome-ombrello per raccontare tutti gli esperimenti imprenditoriali che avrei fatto nei 12 mesi successivi. C’è un trend che seguivo da un po’ che si chiama “12 startup in 12 mesi”. Volevo avere carta bianca per poter provare a fare cose a caso e vedere in quale di queste attività avesse più senso investire il mio tempo. Poi, invece di essere solo il laboratorio delle mie idee, si è trasformato in un laboratorio per le idee condiviso. E mi è piaciuto molto di più come progetto.
Cosa ho imparato in questo primo anno?
Se dovessi riassumere tutto in poche regole che mi sono data d’ora in poi, sono queste:
Chiedi consiglio a chi è più avanti di te nel percorso e “invidi” un pochino.
Purtroppo l’amica senza voglia di fare non sarà mai la tua alleata, e magari ti trova anche mille motivazione per cui non si può fare. Sembra brutto tagliare fuori persone a cui vuoi bene, ma business is business baby. Parlane con chi è sulla tua stessa lunghezza d’onda e può portarti avanti, piuttosto che indietro.Mettiti nelle situazioni di massima fortuna quanto più possibile.
La fortuna la si crea. Ormai su tutti i profili femministi c’è almeno un post con scritto “Sei fortunata” e poi i mille sforzi che quella persona ha fatto per arrivarci. Ecco, è assolutamente vero. A meno che tu non sia nata nella famiglia con mille agganci e le opportunità ti arrivano davvero dal cielo, e non è sicuramente il mio caso, la fortuna te la devi creare. Scrivi quel messaggio, parla a quell’evento, vai a lavorare in un posto con altra gente, proponi i tuoi servizi al cliente ideale.Se una cosa ti spaventa o non la vuoi fare, capisci perché e poi falla.
Penso non ci sia bisogno di alcuna spiegazione.Ottimizza per il lungo termine finché puoi.
A volte significa iniziare a costruire relazioni, a volte prendere un cliente che ti paga meno del dovuto ma che può essere chiave, a volte significa fare cose gratis o quasi per dimostrare il tuo valore. L’importante è che quando fai una scelta di questo tipo, sai che ti potrà dare dei frutti più grandi in futuro.Se non ci credi tu, non ci crede nessuno.
Ho veramente fatto fatica a motivarmi quest’anno. Ciclicamente una volta a settimana c’era il mercoledì della disperazione, in cui iniziavo a pensare che niente avrebbe mai funzionato e che avrei fatto meglio a rifarmi il cv. Il fatto è che nessuno ti può motivare se non tu. Che è un vero dramma, a volte.Sperimenta con tutto e sii ok a cambiare.
Questi mesi ho principalmente sperimentato, con tutto, con le idee, con le offerte, con i clienti, con quello che voglio fare. Se non avessi sperimentato sarei arrivata confusa e stanca dopo questo primo anno. Invece sono solo stanca! :P
Cosa ho sbagliato in questi mesi?
Non basterebbe una newsletter o un libro per tutte le cazzate che ho fatto in questo primo anno. Però, ecco una lista veloce, che sennò vi annoierei troppo:
Stare troppo tempo sui social a scrollare senza senso per distrarmi quando mi saliva l’ansia. Che poi mi saliva pure di più, perché iniziavo a confrontarmi con gli altri.
Posticipare le scadenze quando si trattava di cose mie.
Non riuscire a programmare bene la parte di comunicazione.
Dire di no ad alcune occasioni poiché pagavano poco, anche se potevano essere delle porte d’entrata per occasioni più grandi.
Non tenere un budget preciso delle spese.
Delegare quando non ero in grado di farlo (per mancanza di tempo per formare o per mancanza di budget appropriato).
Andare più veloce di quanto fossi pronta. Il mio motto è “better done than perfect”, però a volte andavo velocissima senza aver pensato bene ad una strategia di fondo. È il bello e il brutto della validazione.
Di cosa sono orgogliosa?
In ordine:
Di aver organizzato 5 workshop in presenza in 5 città e aver conosciuto tante donne intraprendenti (sì, sto parlando proprio di voi!). Ma soprattutto, che alcune di voi si sono lanciate per davvero e hanno iniziato a collaborare tra loro. Questa è sicuramente una delle cose che mi rende più orgogliosa!
Di essermi presa del tempo per sperimentare con varie idee e fare tante cose per la prima volta (essere intervistata per dei podcast, fare video-reel e video corsi, parlare ad un evento della mia storia, contattare a freddo potenziali clienti, etc).
Di aver fatto formazioni aziendali per enti ed imprese che non mi sarei mai aspettata potessero chiamare me.
Di essere andata a parlare agli studenti di un’università internazionale a Roma.
Quanto ho fatturato?
Tasto dolente del mio primo anno, che onestamente mi viene da piangere. Soprattutto perché anche se ho aperto partita IVA a maggio per questioni burocratiche, ho iniziato davvero a metterci la testa a Settembre.
Risposta secca: poco più di 16.000€.
Sul conto aziendale sono rimasti veramente pochi di questi soldi.
E ora?
Sto già iniziando ad organizzare la 2a edizione del tour di The Ideas Lab cercando di coinvolgere tanti più sponsor e partner. Su questo, ogni aiuto è il benvenuto! :)
Il resto, ve lo spoilero man mano.
Che primo anno!
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Ogni lunedì pubblico la storia di una professionista o imprenditrici che racconta i suoi primi 12 mesi.