🤔 Problemi, problemi, problemi | Motivational Monday #15
Quali sono i problemi che non possiamo risolvere?
Ho cominciato ad andare in mountain bike. E se mi seguite sui social già non ne potete più di me che mi credo la Pantani dei percorsi sterrati. Bello tutto (a parte la monnezza), e vi evito i discorsi motivazionali sul “quando sei in salita devi pedalare di più”, che è assolutamente vero, ma anche grazie al ciufolo.
Però, pedala di qui e pedala di lì, una cosa continua a tartassarmi il cervello: la questione della monnezza. E il fatto che questo problema è un problema importante, ma che io non posso risolvere. O almeno non in modo sistemico.
Ti spiego.
Ti ricordi quando abbiamo parlato di Design Thinking e che bisogna partire dal problema? Capire quindi a fondo qual è il problema/bisogno che vuoi risolvere e poi fare di quello la tua offerta di valore?
Ecco.
Una cosa che non ti ho detto però, è che non tutti i problemi sono uguali.
Ci sono alcuni problemi che sono quasi irrisolvibili. O meglio, non possono essere risolti a livello di sistema da una sola persona.
Mi spiego meglio.
Nel mio caso, io a guardare tutta questa monnezza in giro sto male. Vorrei assolutamente fare qualcosa. E posso farlo. Ad esempio, portandomi in giro la mia bella bustona condominiale e raccogliendo tutte le bottiglie per terra che trovo mentre passo.
Posso fare qualcosa. Ma il problema rimane lì. A meno che io non diventi l’AMA e faccia un lobbismo gigantesco per creare delle policy che facciano tornare la legge del taglione Per chi butta cartacce per strada o per chi non pulisce, io quel problema non lo posso risolvere.
Si chiama “gravity problem”. È un problema, che come la gravità che ci tiene a terra, non possiamo risolvere.
Ad esempio, "i poeti non guadagnano abbastanza”, “l’azienda con cui vorrei collaborare ha la stessa agenzia marketing da decenni e non vuole cambiare”, “vorrei diventare fisioterapista, ma ci vuole una laurea e non ho voglia di investire così tanto tempo adesso in formazione”.
Se è un dato di fatto, non è un problema che possiamo risolvere, perché le nostre azioni avranno più o meno zero effetto. Ad esempio, se il mercato dei poeti è quello, sappiamo che entriamo in un sistema del genere. Però, possiamo cercare di fare di tutto per concentrarci sulla nostra poesia, essere innovativi, trovare delle partnership per renderla più piacevole al grande pubblico, etc.
In questo caso, non stiamo risolvendo il problema di tutto il mercato (la maggior parte dei poeti continueranno a guadagnare poco), ma ci stiamo concentrando su quello che possiamo fare noi in modo attivo.
Così come se l’azienda con cui vuoi collaborare ha la stessa agenzia da anni, certo, puoi candidarti e provarci lo stesso, con un approccio diverso, ma non c’è nessuna certezza che ti si filino davvero. Però, anche qui puoi fare altro. Puoi andare da aziende simili.
Oppure, nel caso della wannabe fisioterapista che non vuole studiare, puoi decidere che magari quello che ti interessa è solo la parte di massaggi e fare un corso breve specifico su quello. Non diventerai fisioterapista, ma non puoi combattere il “problema” che per fare quel lavoro lì ci vuole una laurea.
La differenza tra un “gravity problem” e un problema risolvibile è quanto tu puoi avere il controllo del cambiamento. E se devi spendere del tempo, è meglio che lo spendi su dei problemi su cui tu puoi effettivamente farci qualcosa in prima persona.
Nel mio caso dell’immondizia, l’AMA non la posso cambiare. Non verranno a pulire frequentemente come spero. Nè posso evitare che la gente butti le cartacce per strada.
Però, ci sono delle cose che posso fare. Raccogliere l’immondizia quando la vedo. Creare dei weekend in collaborazione con le associazioni verdi. Condividere quello che vedo per sensibilizzare. Queste sono tutte cose che sono sotto al mio controllo e che, alla lunga, possono avere un impatto anche sul gravity problem.
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L’ESERCIZIO DELLA SETTIMANA
Pensa ai problemi e bisogni che vuoi risolvere. Ci sono dei “gravity problem” che pensi ti tengano ancorata a delle idee e che ti provocano enorme frustrazione?
Potresti rivedere questi problemi e bisogni, cercando di capire qual è la parte che è sistemica, e quali invece sono delle azioni che puoi fare per essere più in controllo delle azioni?
Altri esempi di gravity problem:
Sui social bisogna postare spesso
Non ho una famiglia ricca che mi possa sostenere
Non ho le competenze per fare XYZ
Per ognuna di queste, la realtà è così. Non è risolvibile di per sè. Però, ci sono tante alternative per ottenere lo stesso quello che vuoi, ad esempio un’audience, dei soldi per iniziare, o competenze.
LE RISORSE DELLA SETTIMANA
Approfondisci il tema dei gravity problems e di come questi finiscano per creare un’enorme frustrazione. Se non sai l’inglese, traducilo con ChatGPT o Google Translate. ;)
Sto leggendo il libro Buy Back Your Time, su come cercare di delegare, automatizzare e ottimizzare il tempo speso su quello che veramente siamo brave a fare.
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