🧪 3 esperimenti per partire da zero | Motivational Monday #50
Lancia il tuo progetto senza risorse con questi 3 esperimenti di validazione
Questa è la 50esima newsletter che mando.
Nella prima newsletter, dicevo che ne sarebbero arrivate 10. Mi sembrava un numero fattibile e una buona parte le avevo già programmate.
Poi ho visto che piaceva. Che il numero di iscritte saliva. E ora siamo a più di 800!
Si dice che prima di mollare o cambiare, bisogna fare una cosa 100 volte.
Siamo a metà dell’opera qui.
E, per ora, non ho perso la motivazione di trovare cose interessanti da condividere. Anzi, mi piacerebbe sempre più creare un dialogo e trovare insieme gli argomenti da discutere qui.
Sono tornata su Substack apposta, così puoi commentare e aprire una conversazione, sia con me, che con le altre lettrici e lettori.
Grazie come sempre di leggermi,
Alessia Anniballo
PS: Naturalmente per essere in brand, la cinquantesima newsletter che si chiama Motivational MONDAY è arrivata di TUESDAY, perché ieri immagino che fossimo tutti in giro a fare i fattacci nostri.
Argomenti di questa newsletter:
Introduzione
Tipi di esperimenti per partire da 0
Pillola per il mindset
Il mio Lab: da 0 a 800+ iscritt*
Risorse interessanti
Sconti per la community
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Non c’è più tempo per rimandare. Per dire che magari lo compri dopo. Che ci pensi ancora un po’. Che forse non sei abbastanza. Che forse non è il momento giusto.
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Perché dovresti farlo? Lasciatelo dire da chi ha partecipato!
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🧪 3 esperimenti per partire da zero
Non ho soldi. Non ho tempo. Non so come fare.
Sebbene non sia della scuola “se vuoi, puoi”. Sono della scuola che molte sono scuse che ci diamo perché abbiamo paura di provarci. Io in primis, che sto cincillando da mesi con sti caspiti di video Youtube e il podcast.
È normale. Quello che non conosciamo ci fa paura.
E fare i primi passi comunque un po’ di sforzo lo richiedono. Ma molte volte, meno di quello che si pensa.
Proviamo a vedere 3 esperimenti che puoi fare adesso con praticamente zero investimenti.
L’obiettivo di tutti e 3 questi test è capire se c’è domanda prima di perdere tempo a creare qualcosa.
1. Pre-lancio
La situazione è che hai un’idea in mente e non sei ancora partita. Con niente.
Benissimo, no problem. Fai un pre-lancio in cui racconti quello che vorresti fare, ma di fatto ancora non hai iniziato.
Nel pre-lancio ci si aspetta che non ci sia niente di pronto.
Si aspetta di avere accesso per primi a qualcosa che ci piace, con magari degli sconti speciali o in anteprima.
Come puoi farlo senza spendere quasi nulla:
Modo super basic: con un form di Google o di Tally. Spiega brevemente che vuoi fare, raccogli le email direttamente lì. Promuovilo sui tuoi canali già esistenti.
Modo un po’ meno basic: crea una landing page con Squarespace, Cardd, o Canva e promuovila nel tuo network o facendo un po’ di ads dedicati.
Pro-tip: crea un’offerta esclusiva solo per gli early adopters, ovvero per chi si iscrive per primo.
Io lo sto facendo con la membership di The Ideas Lab. Il prezzo pre-lancio è quasi la metà del prezzo definitivo e per le persone che si iscrono in pre-lancio l’importo rimarrà così per sempre, anche nei rinnovi annuali successivi. Una coccola in più a chi ci crede da subito in questa cosa.
2. Presentazione B2B
Per chi fa attività B2B, all’inizio puoi fare a meno di tutto tranne che delle vendite dirette.
Sito, social, content. Potresti fare a meno di tutto.
Vai direttamente dalle aziende in target con una presentazione ben fatta per proporre i tuoi servizi.
Pro-tip:
Scarica un template e personalizzalo. Non ti inventare niente se non sei una grafica, perché escono cose brutte. Usa un template di Canva o Google Slide gratuito e inizia a modificare quello.
Poco testo, poche slide, molto diretto. Ricordati i contatti alla fine.
Fai già una proposta specifica, così il potenziale cliente può dire subito sì o no. Evita i “sentiamoci” generici. Offri già un’opzione.
Studia bene con chi stai parlando. Evita gli invii massivi senza sapere con chi stai parlando.
Parti inizialmente da chi conosci, e poi man mano vai nelle cerchie più distanti fino ad arrivare al contatto freddo completo.
LinkedIn è il miglior strumento su questo perché puoi vedere bene i titoli di tutti. Se vendi qualcosa di più fisico, non aver paura ad andare direttamente.
Su questo ci sarà un webinar fighissimo il 25 giugno con Martina Di Pasquale di Ragazze D’Affari dove vedremo proprio i messaggi a freddo, come scriverli, come contattare i primi utenti facendolo bene e non in modo super spammy.
Lei la seguo super volentieri, perché parla di vendite nel modo più bello possibile.
Il webinar è aperto a tutti e a tutte. Ho già visto le slide e vi assicuro che è ORO.
3. Prototipo cliccabile
Se stai pensando di fare qualcosa di più digitale, tipo un’app, quello che puoi fare sono delle chiamate di demo con un prototipo “finto”.
Ovvero, cliccabile, ma che non ha codice dietro. Praticamente sono solo una serie di screenshot e grafiche che passano da una all’altra tipo slideshow.
Se non l’hai mai fatto, è una cosa super interessante perché puoi mostrare la tua idea ai tuoi potenziali clienti, anche B2B, senza spendere un centesimo in codice.
L’anno scorso mi sono presentata davanti a 80 professionisti nel mondo del private equity con degli screenshot interattivi per capire se potesse interessare o meno una soluzione del genere.
Come si fa: con Figma o con Canva più banalmente.
Probabilmente ora si può fare anche con qualche altra diavoleria powered by AI che non conosco ancora.
🧠 Pillola per il Mindset
All’inizio dicevo che si dice che prima di lasciar stare un qualcosa, bisogna farla almeno 100 volte.
Perché questa cosa?
La prima volta che proverai a fare una qualunque cosa, farà abbastanza schifetto.
Ho iniziato a ballare da adulta, parecchio adulta. Prima ho fatto nuoto e pallavolo, ma non avevo mai ballato se non i balli di gruppo d’estate obbligata dalle mie cugine ballerine.
Il ballo, però, come tutte le cose che impari da zero, ti mette davanti a questa cosa che più provi e più diventi brava. E lo vedi anche già in una sola lezione, perché ti fanno riprovare lo stesso movimento allo sfinimento per un’ora.
Sembra una gran banalità. Lo sappiamo tutti, in cuor nostro, che se facciamo una cosa tante volte, alla fine diventiamo più bravi. Però, alla fine, molti di noi neanche ci provano, o magari ci proviamo per un po’ e poi lasciamo stare dopo poco perché non vediamo subito i risultati.
Il fatto è che ci vuole tempo. È un processo lungo. Piano piano si aggiustano alcune cose e la tua testa e il tuo corpo inizia ad immagazzinare dei movimenti, delle reazioni, dei processi, che prima erano nuovi.
La mia frase preferita sull’argomento è “it takes a lot of effort to look effortless”.
Cioè, ci vuole un sacco di sforzo per farlo sembrare facile.
Se vedi qualcuna la cui scrittura ti piace, o di cui ascolti volentieri un podcast, o che gioca a qualche sport o balla benissimo, sicuramente ha speso un sacco di ore a fare quella cosa e ad affinare quella competenza.
Fallo anche tu. Provaci tante volte, prima di decidere che non sei brava.
🚀 Lancia la tua idea, parti da qui
Iscriviti al prossimo workshop di The Ideas Lab a Roma.
Scarica il quaderno. Avrai 20 esercizi pratici per definire meglio la tua direzione e lanciare il tuo progetto.
Pre-registrati per la membership e avrai accesso a masterclass e incontri con esperte ed esperti, oltre che sessioni di networking, per non sentirti mai più sol*. ULTIMI GIORNI PER ISCRIVERTI!
💡 Il mio Lab: da 0 a 800+ iscritt*
Il mio Lab è la rubrica dove racconto senza filtri gli esperimenti e le cose che faccio dietro le quinte, così da aiutarti con spunti pratici nel tuo di business.
Parliamo di questa newsletter e di come sono arrivata a più di 800 iscritt*.
Risposta breve:
Risposta lunga:
Perché l’ho fatta?
Non volevo fare una newsletter all’inizio. Richiede tantissimo tempo farla bene, interessante, che non appalli infinitamente. Ci avevo già provato con Le Tigri Asiatiche e con Boring Business Italia. Tantissimo tempo richiesto.
I feedback però di entrambe le newsletter erano ottimi. Ed effettivamente, rispetto ad un post su Instagram o LinkedIn, questo è uno spazio di approfondimento maggiore.
Facendo formazione, mi piaceva l’idea di dare qualcosa in più.
A livello business, invece, è l’unico modo per essere “proprietaria” della tua audience.
Mi spiego meglio. Su Instagram, TikTok, LinkedIn, Youtube e quant’altro, sono gli algoritmi dei social a dichiarare se il tuo contenuto è degno di nota oppure no. Certamente se hai più follower è più facile, ma di fatto, non sei tu a decidere a chi far vedere e come i tuoi contenuti. E niente, siccome indipendenza è la mia parola preferita, avere una newsletter mi pareva in linea con il mio valore guida.
Come sono partita?
Mandando la newsletter alle partecipanti ai webinar e ai workshop che avevo organizzato fino ad allora.
La prima newsletter è stata inviata a 139 persone. Non proprio un grande pubblico, considerando che è stata aperta dal 69% di queste, l’hanno letta 95 persone.
In termini assoluti, una newsletter per 95 persone non è sto grande successo. Però, da qualche parte bisogna iniziare.
Mi ero data come obiettivo 10 edizioni. Ognuna con un esercizio pratico.
Come è andata?
La mia 10a newsletter, quella che doveva essere l’ultima, era sull’essere costanti ed ero in ritardo a mandarla.
Scrivevo così: “Quando si parla di essere costanti, ci si aspetta di essere sempre allo stesso livello ogni giorno. Però, non tutti funzionano allo stesso modo. Ci sono persone più metodiche e abitudinarie, per cui ogni giorno riescono a presentarsi con la stessa quantità di energia e voglia di fare.
Si pensa che per aver successo devi arrivare tutti i giorni con lo stesso carico di energia e andare avanti ogni giorno un pezzetto uguale al giorno prima. Ho sentito un podcast l’altro giorno che raccontava di come molti non iniziano ad investire perché hanno troppi pochi soldi, o come non fanno palestra perché o un’ora o niente.
Ma tanto meglio fare 3 squat al giorno che niente. Tanto meglio investire 100 euro al mese che niente. Da qualche parte bisogna cominciare.”
Alla 10a newsletter avevo 173 iscritti. Un +24.5% in 10 settimane. Incredibile risultato? No. L’incredibile risultato è che alla fine dell’esperimento avevo scritto per davvero 10 newsletter.
Cos’è cambiato?
Alla 21esima, ho deciso che dovevo trasferirmi su Mailerlite per provare a vendere meglio tutte le attività di The Ideas Lab.
Avevo 315 iscritt*. Un 126,6% di crescita rispetto all’inizio.
Cosa mi ha dato un boost di nuovi iscritt*? Condividere gratuitamente le registrazioni degli interventi delle speaker della prima edizione di The Ideas Lab Women.
I freebie funzionano per creare audience. Occhio però a che tipo di audience arriva.
Sicuramente la mia open rate si è abbassata dopo aver condiviso il freebie e il tasso di conversione di persone che non ti conoscono, ma che ti iniziano a conoscere è più basso rispetto a dei rapporti più caldi.
Situa attuale
Al momento siamo a 817 iscritt*. Quasi 5 volte le persone con cui ho iniziato poco più di un anno fa.
Come ho fatto? Boh, niente rocket science, considerati i numeri.
Post specifici che riprendevano la newsletter sia su Linkedin che su Instagram.
Link alla newsletter nei miei profili.
Chi partecipa alle attività di The Ideas Lab viene aggiunto qui.
Sono tornata su Substack perché ha la funzionalità di discovery e recommendation tra newsletter.
La newsletter non ha più semplicemente un esercizio utile a numero, ma ha diverse rubriche. Spesso chiedo i temi di interesse, così da avere un confronto e approfondire quello che davvero può essere utile. Se volete, ora che sono tornata su Substack apposta, potete commentare e lasciare un like, così che non sembra una conversazione unidirezionale, ma piuttosto un dialogo tra tutt* noi! :)
Progetti futuri?
Mi auto intervisto praticamente in questa rubrica 😉
Sempre più approfondimenti su tematiche specifiche
Recap delle interviste che pubblicherò sul mio canale Youtube
Arrivare a 2.500 iscritt* entro la fine dell’anno.
🔥 Risorse interessanti
La nuova rubrica su cose a caso che leggo, ascolto, guardo e che non sono per forza correlate al business.
Le risorse sono spesso in inglese, perché purtroppo spesso consumo contenuti internazionali, ma tanto c’è ChatGPT e confido in quello.
“Non si è mai stranieri, si è solo poveri. Se tu fossi ricco non saresti straniero in nessun luogo”. L’ho sentita nel bellissimo film Napoli New York. Mi ha fatto molto riflettere, sulla situazione attuale, su quando ero migrante io, e su come ero diversa come migrante da tanti altri che vivevano nella mia stessa città. Nonostante, di fatto, fossimo tutti migranti economici, in cerca di una vita migliore.
Penso anche a questa traversata folle della Thunberg per aiutare un’altra altrettanto folle situazione.Non voglio fingere di conoscere questa figura mitologica del presidente Uruguayano che è morto di recente. L’ho scoperto in questo articolo di Internazionale. Mi sono segnata però questa frase:
“Quando si compra non si compra con il denaro, si compra con la vita che si spreca per ottenere il denaro. Ma la vita non è una merce. È l’unico bene che non possiamo comprare. Quando hai sprecato la vita dietro al denaro, hai sprecato la cosa più bella che esiste: la libertà. Parlo della libertà di fare quello che ti piace e ti gratifica.”Tutto di questo episodio di questo podcast. Ma in particolare: “Le piccole aziende hanno ambizioni più grandi delle proprie risorse, è perciò che sono innovative”. Quanta assoluta verità. Quante ambizioni più grandi dei quattro spicci che mi ritrovo. In linea, tra l’altro, con il punto precedente.
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I partner sono stati scelti perché li uso anche io e so che sono di valore. L'Academy di The Ideas Lab è stata fatta con Esmerise, FidoCommercialista è veramente il mio commercialista e Agevolando l'ho conosciuto perché per un periodo stavo lanciando una startup e l'ho utilizzato.
Non è la solita marchettata tanto per. Sono veramente strumenti salva vita ❤️
Se sei arrivata fin qui, vuol dire che questa newsletter ti piace almeno un pochino.
Aiuta altre persone a scoprirla e ad avere quella spinta in più per lanciare nuove idee!
Grazie di cuore,
Alessia Anniballo
Da lanciatore seriale di cose, confermo che sono 3 ottimi esperimenti per esporsi quando si inizia un progetto! Ottima newsletter 👏👏👏